Corsica

4-18 giugno 2018 - Tour esplorativo in Corsica

Dal 4 al 18 giugno sono stato in Corsica per un tour esplorativo dell’intero periplo dell’isola, raccoglierò documentazione foto e video su una quindicina di nuove spiagge e itinerari off-road oltre ai luoghi speciali già documentati sul Travel iBook disponibile su iBookstore di Apple


In totale circa 930 km di cui oltre 200 di off-road


Se qualcuno vuole condividere con me questo viaggio mi contatti!

# Puntata 1

Sbarcato a Bastia mi dirigo a sud lungo la costa orientale e percorrere la pista panoramica di Serra di Fiumorbo dove faccio campo in cima a una collina.

Il giorno successivo affronto nell’entroterra la pista che gira attorno al Monte Santu per poi proseguire lungo la costa, scoprire spiagge deserte e ammirare le scogliere di Bonifacio.

Lasciato Bonifacio inizio a risalire la costa occidentale, la mia preferita. Il mio obbiettivo è di raggiungere tutte le spiagge e luoghi storici che ho individuato pianificando il viaggio da casa. Così esploro le spiagge di Paragon, Stagnolu, Testa e Testarella dove faccio il campo per la notte.

# Puntata 2

Dopo una tranquilla notte sulla spiaggia di Trelicettu, mi dirigo  a nord in direzione di Sartene per poi svoltare a sinistra  e raggiungere la splendida pista  che porta alla sperduta  Cala Conca. 

Il tempo peggiora e le piogge caratterizzano questa lunga giornata per cui decido di proseguire nel mio itinerario esplorativo.

Mi dirigo verso Propiano e dopo averlo oltrepassato vado a Cala Conca che, durante la pianificazione dell’itinerario da casa potrebbe essere un bel posto, purtroppo non è così in quanto si rivela una spiaggetta turistica e dove non è possibile fare campo per la notte, a peggiorare la situazione il tempo continua a peggiorare.

Proseguo a nord in direzione di Ajaccio per poi raggiungere Capo di Feno e quindi Cala Fica dove ci sono degli Ecolodge e aree dove è possibile fare il campo per la notte. Gli imprevisti e il maltempo non mi aiutano. La strada per Capo di Feno è interrotta e sono costretto a ritornare fin quasi ad Ajaccio e percorrere la strada costiera. Purtroppo il tempo peggiora ancora e la pista per raggiungere Cala Fica è sbarrata non ho scelta devo proseguire a nord e raggiungere il campeggio di La Liscia poco prima di Tiuccia. Una giornata lunghissima!

La mattina seguente vado alla torre genovese di Tiuccia, mi godo la splendida spiaggia di Liamone e quindi proseguo nell’itinerario fino a alla Plage du Peru dove finalmente ritrovo i luoghi selvaggi e semi deserti che prediligo.

# Puntata 3

Dopo la piacevole serata in compagnia di una coppia di tedeschi lascio Plage du Peru e mi dirigo a nord verso Piana per raggiungere, nuovamente sulla costa, la torre di Capo Rosso. Questa escursione, di poco più di un’ora, permette di raggiungere uno dei punti più panoramici di tutto il viaggio con un fantastico panorama a 360 gradi.

Tornato alla macchina individuo un posto tranquillo dove farmi una bella doccia e dopo uno spuntino torno verso Piana e percorro la strada che attraversa le spettacolari Calanques, formazioni in granito rosso a picco sul mare.

Dopo aver dato un’occhiata alla Plage Caspiu proseguo ancora a nord fino a raggiungere la Val du Fangu e Galeria. 

Qui ho un appuntamento con l’Artigiana un fantastico chiosco con vista sul mare che serve specialità gastronomiche, torte salate e dolci irrinunciabili. Purtroppo ogni mio tentativo di raggiungere la spiaggia sarà vano a causa degli accessi bloccati e del livello del fiume Fango molto alto così devo accontentarmi di un modesto campeggio nei pressi di Tuarelli.

La mattina seguente mi dirigo verso Calvì, esploro il faro abbandonato di Capo Cavallo riuscendo a salire nella torretta del faro e poi proseguo fino al promontorio della Revellata con le sue calette incontaminate. Mi sarebbe piaciuto fermarmi per la notte ma l’intera area è disseminata di cartelli con divieto di campeggio così, oltrepassata Calvì mi dirigo verso l’Ille Rousse dove faccio provviste in un mercatino di frutta e verdura a bordo strada prima di svoltare all’interno e salire fino al villaggio di Pigna con le sue viuzze, giardini e ristoranti immersi in una atmosfera speciale e unica.

Non so dove fare il campo per la notte e, proseguendo lungo la strada, incontro per caso il Camping U Pignottu scoprendo un luogo tranquillo all’ombre degli ulivi con, come unico rumore di fondo, il tubare delle tortore.

# Puntata 4

Dopo una tranquilla notte tra gli ulivi saluto i proprietari del Camping U Pignottu e mi dirigo, lungo strette vie di campagna, a vedere il Lac de Codole. Sarebbe un posto molto bello e tranquillo peccato che come al solito il tempo è pessimo e tira un forte vento.

Decido quindi di proseguire e raggiungere Ostriconi dove inizia il Desert de Agriates.

Il primo obbiettivo è raggiungere la spiaggia di Malfalcu e Ostriconi  percorrendo la pista più occidentale che negli anni scorsi era sbarrata. In poco più di un’ora arrivo al bivio con la pista che scende da Bocca di Vezzu e dopo un veloce sopralluogo nella pineta  nei pressi di Malfalcu proseguo fino a Ghignu. La costa è sferzata dal vento e ci sono non più di dieci persone. Torno quindi verso Malfalcu e nel tardo pomeriggio mi godo finalmente un pò di sole e il bellissimo tramonto. Preparo il campo e passo la notte tra i muggiti dei vitelli che girano liberi nei dintorni.

Il mattino seguente mi sveglio presto e smonto il campo perché potrebbero arrivare le guardie e il campeggio libero è vietato non importa se per abitudine sto molto attento a non lasciare traccia del mio passaggio. 

Anche oggi il tempo non è granché ma vado ugualmente a farmi una passeggiata fino in fondo alla spiaggia di Ghignu prima di imboccare la pista che sale a Bocca di Vezzu. Il tracciato è più accidentato di quello di ieri e impiego un’ora e venti a percorrere 12km.

Giunto al colle svolto sulla la statale che scende verso Saint Florent per imboccare la famosa pista che porta a Plage Saleccia e Lodo. Lungo il tracciato incontro altri fuiristrada e i segni delle piogge che hanno caratterizzato l’inverno e la primavera non mancano. 

Arrivato alla spiaggia di Saleccia resto un po’ sorpreso dai numerosi fuoristrada che fanno la spola e vado a vedere il lungomare che tanto mi aveva impressionato sette anni fa. Fermarmi per la notte qui non mi attrae e così vado a vedere la situazione alla vicina Plage de Lodo sempre fantastica ma anche qui non c’è un buon posto per il campo. Non mi resta che andare alla Piniccia dove avevo trovato delle yurte montate nella pineta. 

La mia perseveranza è premiata, il piccolo bar ristorante è ancora più bello di due anni fa e i proprietari molto gentili ed ospitali. In tutta la proprietà permettono di fare campeggio a patto di consumare da loro il pranzo o la cena e così dopo aver fatto un bagno ed essermi goduto la spiaggia completamente deserta mangio con loro una fantastica zuppa di pesce e mi fermo a chiacchierare e racconto del mio viaggio intorno all’isola. Mi rendo conto di aver incontrato delle persone speciali e dopo numerosi calici di vino bianco passo la notte nella pineta sotto un cielo stellato.

# Puntata 5

Nel cuore della notte mi sveglia un forte temporale ma al mattino torna il sole, saluto gli amici della Piniccia e li ringrazio ancora per l’ospitalità della sera precedente per poi imboccare la pista di ritorno. 

Il tempo peggiora nuovamente e un nuovo temporale mi accompagna fino alla statale per Saint Florent.

Il mio obbiettivo di oggi è raggiungere Nonza per poi salire al Colle di Saint Jean ma il meteo non mi dà tregua così mi fermo per una visita alla Torre di Nonza, l’unica a base quadrata di tutta l’isola, per poi proseguire in attesa di un raggio di sole. Decido di fermarmi nel piazzale di accesso alla spiaggia di Nonza insieme ad altre due macchine ma nel tardo pomeriggio arriva un uomo che ci dice che dobbiamo andarcene perché lì è vietata la sosta suggerendoci di andare alla vicina Marine de Albo. Dopo aver smontato il campo con un po’ di malumore raggiungo Marine de Albo e trovo un’ottima sistemazione proprio sulla spiaggia di ciottoli in compagnia di alcune famiglie polacche. Passiamo la serata insieme e ci diamo appuntamento l’indomani mattina per salire al Colle di Saint Jean. 

La pista che sale al colle si rivela più complicata del previsto a causa delle forti piogge e in due punti è completamente franata. Insieme ai polacchi, uno dei quali con una Dacia Duster,  riusciamo a superare tutti gli ostacoli e contenti arriviamo al colle finalmente con una bella giornata di sole.

Salutati gli amici scendo a Marine de Sisco percorro la costa fino a Santa Severa dove svolto nuovamente per attraversare il “dito” passando per Luri e la panoramica Tour de Seneca. Ridisceso sulla costa costa occidentale mi godo il tramonto prima alla Plage de Alisu e poi salgo a fare il campo nei pressi della chiesetta di Nostra Signora delle Grazie.

# Puntata 6

Dopo la notte passata nei pressi della chiesetta di Nostra Signora delle Grazie la macchina non parte, ci sono dei problemi al motorino di avviamento. La situazione è abbastanza grave e dopo alcuni tentativi riesco a farla ripartire, telefono all’amico Maurizio della Ferri Corse per un consiglio e alla fine decido di andare alla Toyota di Bastia.

La giornata è lunga e non priva di ansia ma alla fine, per fortuna, risolvo tutto e torno da dove ero partito per finire la documentazione del viaggio. Passo la notte in nuovo campo panoramico.

La mattina seguente scendo verso Moulin Matei e imbocco la pista che porta a Cape Corse, sarà la più impegnativa di tutto il viaggio, e poi mi rilasso sulla spiaggia di Barcaggio prima di montare l’ultimo campo “selvaggio” nei pressi del faro di Cape Corse.

Purtroppo il mio viaggio volge al termine, smontato il campo, vado a Macinaggio e alla spiaggia di Tamarone per fare una passeggiata lungo il Sentiero dei Doganieri che mi porta alla chiesa di Santa Maria. Nel pomeriggio mi porto a sud e al campeggio La Casaiola a Marine de Sisco per l’ultima notte prima della partenza per il ritorno a casa.

Corsica - Le spiagge più belle - Appunti di viaggio - NUOVA EDIZIONE 3.0

Un diario di viaggio alla scoperta di questa isola meravigliosa, con indicazioni per raggiungere 24 spiagge poco frequentate e selvagge, oltre a passeggiate, borghi incantati e siti preistorici perduti nel tempo. 

Abbiamo inoltre segnalato campeggi, alberghi e ristoranti dove ci siamo fermati con i relativi link, coordinate gps oltre a 39 mappe interattive che vi aiuteranno ad orientarvi e 15 filmati sulle condizioni delle piste percorse. In questa nuova edizione ho voluto inserire le tracce delle numerose piste percorribili con fuoristrada, moto enduro o mountain bike che ho scoperto e testato in questi anni.

Vi piacerebbe avere maggiori informazioni  

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